L’odierno Archivio-Museo dei Malaspina, che oggi fa parte della rete provinciale museale di Massa Carrara denominata Terre dei Malaspina e delle statue stelle e della rete delle biblioteche della Provincia di Massa-Carrara, nasce grazie ad un lavoro di oltre 50 anni di ricerche riguardanti la raccolta e catalogazione di documenti e cimeli della Famiglia Malaspina di Mulazzo del ramo dello Spino Secco.

Il lavoro inizia a svilupparsi ufficialmente quando, grazie al grande impegno di Dario Manfredi, nel 1983 viene istituita presso il Palazzo Malaspina (di proprietà del Comune di Mulazzo), la mostra permanente “Museo Malaspina” che prevedeva la valorizzazione della storia della famiglia Malaspina di Mulazzo e in particolare del navigatore Alessandro Malaspina attraverso il reperimento della documentazione e l’attivazione di iniziative scientifiche e culturali.

Nel 1987 viene ufficializzata l’apertura del museo con il nome di “Centro di documentazione e studi malaspiniani Alessandro Malaspina” e dal 1991 l’inizio della convenzione con l’Amministrazione comunale di Mulazzo con il fine di incrementare l’attività scientifica e didattica del Centro, diretto e presieduto da Dario Manfredi.

Successivamente, con atto del C.C. n.32 del 11 aprile 1992, il Centro si impegnava a depositare nei locali del Palazzo Malaspina il proprio patrimonio culturale (archivi, biblioteca, emeroteca) accresciuto negli anni dalle minuziose e costanti ricerche del Dottor Manfredi.

Si trattava di 9.000 libri, 600 testate di periodici ed oltre 25.000 documenti manoscritti, nonché un importante archivio di fondi privati di particolare rilevanza (lascito della Famiglia Mengoli) e vincolato alla Soprintendenza ai B.B. Archivistici.

Nel 2005 viene inaugurato l“Archivio-Museo dei Malaspina”, i cui beni culturali presenti nell’immobile e organizzati parte in forma museale, parte in archivio e biblioteca, rivestono i caratteri di “bene culturale di proprietà privata aperti alla fruizione della comunità.

Data l’esigenza di preservare l’importante patrimonio culturale ed evitare il rischio che potesse andare disperso, il 29 gennaio 2007, Dario Manfredi costituì con atto notarile la “Fondazione Alessandro Malaspina per gli studi malaspiniani”, che subentra così al Centro di documentazione, entrando in possesso e nella gestione del patrimonio culturale rappresentato dall’Archivio museo, ed impegnandosi nella prosecuzione delle iniziative culturali.

Dopo la scomparsa di Dario Manfredi nel 2016, la nuova direzione dell’Archivio-Museo e la presidenza della Fondazione si sono impegnate a proseguire e a implementare l’attività culturale e, soprattutto, a tutelare il patrimonio bibliografico e archivistico garantendone la più ampia diffusione grazie a un capillare lavoro di digitalizzazione dei documenti e di messa in rete del catalogo libraio.

Questa attività viene svolta dall’Archivio Museo con la sua partecipazione al servizio online didattico di Archiweb, servizio web degli archivi storici comunali e di particolare interesse della provincia di Massa Carrara, in funzione dell’importanza degli archivi familiari malaspiniani qui conservati. Attraverso Archiweb è possibile reperire informazioni dettagliate attraverso percorsi tematici riguardanti la famiglia Malaspina e i principali fondi archivistici.

L’Archivio-Museo dei Malaspina, inserito nella rete provinciale museale di Massa Carrara denominata Terre dei Malaspina e delle statue stelle, ottempera a tutte le attività culturali annualmente promosse e coordinate dalla stessa, oltre ad avere una attenta politica didattica nei confronti delle scuole attraverso percorsi educativi, avendo a tema contenuti legati alla storia dei Malaspina per i quali può vantare l’utilizzo didattico ed anche multimediale dei documenti dell’Archivio dei Malaspina, digitalizzati e consultabili, per la didattica della storia, nella sala multimediale/auditorium.

Al momento è in sviluppo l’implementazione dei servizi di rete, attraverso il sito web, percorsi educativi e la costante partecipazione a progetti regionali finanziati.

A distanza di tredici anni dalla costituzione, si è formata una nuova Associazione denominata “Centro di Studi Storici Alessandro Malaspina APS” con il fine di proseguire la gestione dell’Archivio-Museo dei Malaspina attraverso la Convenzione in essere con il Comune di Mulazzo e di portare avanti nuovi obiettivi, di garantire le aperture del Museo al pubblico e di operare attraverso nuove attività culturali ed editoriali con studi e convegni per la valorizzazione della figura di Alessandro Malaspina e del suo casato.



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Contatti
Ingresso e biglietti

Intero: € 4
Ridotto (bambini sotto i 7 anni e gruppi): € 2
Cumulativo (comprensivo visita Archivio Museo di Mulazzo e Castello di Lusuolo): € 6

Orari di apertura:

Data l'emergenza sanitaria da COVID-19
il nostro Museo
e l'Archivio Storico Malaspina
rimangono aperti soltanto con Area Gialla.
Lunedì - Venerdì dalle 08.30 alle 13.30
Periodo Estivo Aprile - Ottobre
a cura dell'Istituto Valorizzazione Castelli
Sabato-Domenica-Festivi dalle 15.00 alle 19.00